Lo zoo di 105 Noi 80' 2 Lyrics
Noi che spendevamo la nostra paghetta per comprarci il "Corriere dei piccoli".
Noi che sparavamo con le pistole della "Polistil".
Noi che compravamo i dischi originali perché costavano poco.
Noi che sognavamo di possedere una Saltafoss.
Noi che d'estate giocavamo a "Rialzo" sul marciapiede.
Noi che rispettavamo i più vecchi.
Noi che giocavamo alla guerra come se fosse un ricordo lontano.
Noi che spendevamo tutti i nostri averi per indossare le Timberland, le Barlington, la cintura di El Charro e le felpe della "Best Company".
Noi che credevamo alla democrazia.
Noi che facevamo la gara della bolla più grossa con le Big Babol.
Noi che le uniche pastiglie che conoscevamo era le aspirine per curare la febbre.
Noi che se venivi bocciato a scuola o rimandato, scattava il terrore a casa e andavi in castigo.
Noi che rispettavamo i muri e i monumenti delle nostre città.
Noi che computer era il Commodore Vic 20 o il 64.
Noi che eravamo ORGOGLIOSI di essere Italiani.
Noi che per caricare un gioco sul computer ci mettevamo 20 minuti con le cassette che emettevano quel rumore tipo fax.
Noi che il cellulare era quello dei Carabinieri.
Noi che ci vantavamo con gli amici di averle toccato una tetta.
Noi che passavamo i pomeriggi con gli amici in piazzetta a parlare di Garelli VIP 4 elaborati.
Noi che il danno più grosso che facevamo era rubare le matite alla Rinascente.
Noi che i nostri miti erano supereroi e non froci della TV.
Noi che guardavamo Buona Domenica perché era divertente.
Noi che per invitare fuori una ragazza dovevamo chiamare a casa e superare il filtro della mamma.
Noi che ci sentivamo fighi se avevamo il carburatore dell'orto del 19 pari sulla Vespa.
Noi che sfrigolavamo in bocca coi Frizzy Pazzy.
Noi che ci facevamo le pippe con PostalMarket, con Scorpio e con Blizz.
Noi che nevicava in città e si scendeva dalla collina coi sacchetti della spazzatura.
Noi che a Natale c'era sempre il film di Asterix.
Noi che avevamo la penna da 12 colori, la gomma profumata e la Replay cancellabile.
Noi che facevamo la capannetta sull'albero.
Noi che bevevamo dalla fontana dei giardinetti o dalla stessa bottiglia senza prenderci le malattie.
Noi che la frutta si mangiava con la buccia senza metterla a bagno nel Lysoform.
Noi con l'ippopotamo della Pampers, il gufo della Dolce Euchessina e il delfino del Galak.
Noi che mangiavamo le Goleador dopo l'allenamento.
Noi che mettevamo i Jeans coi risvolti scozzesi, che facevamo 5 sacchi di miscela al motorino.
Noi che i giocatori nelle squadre erano più o meno sempre gli stessi e gli stranieri erano meno degli Italiani.
Noi che leggevamo la pubblicità degli occhiali a Raggi X sull'ultima pagina del Telesette.
Noi che tagliavamo il tonno con un grissino.
Noi che giocavamo in piazzetta col Tango e il Super Tele.
Noi che in ricreazione si giocava a "Figu".
Noi che a quelle che ci piacevamo gli scrivevamo la letterina.
Noi che ci ricoprivamo le mani di Vinavil per poi toglierlo come pelle secca.
Noi che i paninari si picchiavano coi metallari.
Noi che Samantha Fox era p___o.
Noi che le sigarette facevano male anche se non c'era scritto.
Noi coi braccialetti neri di gomma o quelli coi fili di lana intrecciati che ti facevi a casa.
Noi che l'Unione Sovietica era Ivan Drago, la Jugoslavia un paese unico, il pesce crudo ci faceva schifo e i ristoranti cinesi costavano un sacco.
Noi che siamo ancora qui, e certe cose le abbiamo dimenticate, e sorridiamo quando ce le ricordiamo.
Noi che siamo stati queste cose, e gli altri non sanno cosa si sono persi.
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